Ore sui libri senza risultati, il problema potrebbe essere quello che mangi: la soluzione dei dietisti in 20 minuti

La sessione d’esami mette a dura prova non solo la memoria, ma anche le riserve energetiche del nostro organismo. Il cervello consuma circa il 20% dell’energia totale del corpo, pur rappresentando solo il 2% del peso corporeo: un dato che fa riflettere su quanto sia importante nutrirlo nel modo giusto, soprattutto quando si passa ore sui libri. Diversi studi hanno dimostrato che periodi di studio intenso sono associati a un incremento di stress, ansia, fatica mentale e alterazioni delle abitudini alimentari, con un impatto negativo sul benessere psicofisico dello studente.

Ore davanti agli appunti richiedono quindi una strategia nutrizionale che aiuti a sostenere le funzioni cognitive senza causare oscillazioni glicemiche rapide, che possono accentuare la stanchezza o favorire cali di attenzione. Le barrette fatte in casa con datteri, tahini e semi di zucca rappresentano una proposta con basi nutrizionali fondate, poiché forniscono energia a rilascio graduale, micronutrienti essenziali e grassi di buona qualità.

Perché quello che mangi influenza la tua concentrazione

In condizioni di stress cognitivo, come durante una sessione d’esame, la richiesta di glucosio e micronutrienti può essere ancora maggiore per sostenere memoria, attenzione e gestione dello stress. L’assunzione di carboidrati ad alto indice glicemico determina un rapido aumento della glicemia, seguito però da un altrettanto rapido calo, che si traduce in stanchezza e difficoltà di concentrazione.

Nutrienti come magnesio, vitamine del gruppo B e acidi grassi insaturi sono fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per la modulazione della risposta allo stress. Ecco perché non basta riempirsi di snack qualsiasi: serve una combinazione intelligente di ingredienti che lavorino in sinergia per sostenere le prestazioni mentali.

Tre ingredienti strategici per la performance mentale

Quello che rende queste barrette interessanti dal punto di vista della concentrazione è la combinazione di tre nutrienti strategici, di cui è comprovata l’utilità per la funzione cognitiva.

Datteri: energia sostenibile e antiossidanti naturali

I datteri, sia Medjool che Deglet Nour, sono ricchi di carboidrati semplici ma anche di fibra alimentare, che modula l’assorbimento degli zuccheri e favorisce un rilascio energetico più graduale rispetto agli zuccheri puri. Il loro contenuto di potassio, oltre 650 mg per 100g nei Medjool secondo il database USDA, contribuisce alla regolazione dell’eccitabilità neuronale e al bilancio elettrolitico.

Oltre a vitamine e minerali, i datteri contengono composti bioattivi come flavonoidi e carotenoidi con azione antiossidante, che contribuiscono alla protezione dallo stress ossidativo delle cellule nervose. Un alleato prezioso quando il cervello lavora a pieno regime.

Tahini: grassi buoni e precursori del buonumore

Il tahini, crema di semi di sesamo, è fonte di grassi insaturi sia monoinsaturi che polinsaturi, che facilitano l’assorbimento delle vitamine liposolubili e partecipano alla formazione delle membrane cellulari neuronali. Il sesamo fornisce anche calcio biodisponibile e triptofano, aminoacido essenziale precursore della serotonina, fondamentale per la regolazione dell’umore e della risposta allo stress.

Semi di zucca: magnesio e zinco per la concentrazione

I semi di zucca sono una delle principali fonti vegetali di magnesio: 100 grammi possono fornire oltre il 50% del fabbisogno giornaliero. Il magnesio è coinvolto in oltre 300 reazioni enzimatiche, tra cui la sintesi dei neurotrasmettitori e la regolazione della risposta allo stress. I semi di zucca apportano anche zinco, importante per le funzioni cognitive e per la memoria, e ferro, che aiuta a ridurre la stanchezza mentale. Le vitamine del gruppo B, in particolare la B6, facilitano la sintesi dei mediatori neuronali.

La ricetta per una settimana di studio

La preparazione richiede meno di venti minuti e garantisce una scorta per diversi giorni di studio:

  • Ammorbidire circa 250g di datteri denocciolati in acqua tiepida per 10 minuti, poi scolarli
  • Frullarli nel mixer insieme a 3-4 cucchiai di tahini fino a ottenere un impasto omogeneo e appiccicoso
  • Aggiungere 80g di semi di zucca tritati grossolanamente e mescolare
  • Stendere l’impasto su carta da forno in uno strato di circa 2 cm di spessore
  • Riporlo in frigorifero per almeno due ore, poi tagliare in barrette
  • Conservare in contenitore ermetico in frigorifero per 5-7 giorni

Il momento giusto per lo snack giusto

Una barretta da 40-50g rappresenta uno snack bilanciato, da assumere preferibilmente alcune ore dopo un pasto o prima di una sessione di studio prolungata. Il formato pratico le rende perfette da portare in biblioteca o da tenere sulla scrivania. Il consumo combinato con idratazione adeguata è raccomandato: acqua, tè verde o tisane favoriscono l’assorbimento dei nutrienti e mantengono ottimale la funzione cognitiva, poiché la disidratazione può compromettere le prestazioni mentali.

Qual è il tuo snack preferito durante lo studio intenso?
Barrette fatte in casa
Cioccolato e biscotti
Frutta secca e semi
Patatine e snack salati
Frutta fresca

Pur essendo nutrienti, è importante non eccedere a causa dell’elevato apporto calorico: assumere due barrette al giorno, corrispondenti a circa 300-350 calorie complessive, è entro il range consigliato per uno snack a metà mattina o pomeriggio. Chi soffre di allergie al sesamo deve ovviamente evitare questa ricetta, mentre chi desidera variare può sostituire i semi di zucca con semi di girasole o mandorle tritate, apportando comunque un buon profilo di micronutrienti e grassi insaturi.

La dimensione psicologica non va sottovalutata: il coinvolgimento nella preparazione di snack e pasti può contribuire a ridurre l’ansia, aumentando la percezione di controllo e la consapevolezza alimentare. Sapere cosa contiene un alimento e prepararlo con le proprie mani migliora la percezione di auto-efficacia, contribuendo a una migliore gestione dello stress accademico durante le sessioni d’esame con energia mentale e fisica al massimo delle potenzialità.

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