Quando i nipoti crescono e diventano giovani adulti, molti nonni si trovano a vivere un paradosso doloroso: pur essendo ancora in salute e desiderosi di condividere momenti significativi, vedono progressivamente allontanarsi quei ragazzi che un tempo chiedevano costantemente la loro presenza. Non si tratta di mancanza d’affetto, ma di una fase evolutiva naturale che porta i giovani adulti si allontanano per costruire la propria identità, spesso a discapito delle relazioni familiari più estese. Gli incontri si riducono a pranzi domenicali frettolosi o ricorrenze obbligate, dove lo smartphone diventa il terzo commensale più presente.
Perché i giovani adulti si allontanano dai nonni
Comprendere le dinamiche dietro questo distanziamento rappresenta il primo passo per costruire nuovi ponti relazionali. I giovani tra i 18 e i 30 anni attraversano una fase di ridefinizione identitaria che li porta a concentrarsi sul gruppo dei pari, sugli studi universitari, sul primo lavoro e sulle relazioni sentimentali. Questo processo richiede energia emotiva e tempo, risorse che spesso vengono sottratte inconsapevolmente alle relazioni intergenerazionali.
Inoltre, esiste un gap culturale e tecnologico che può rendere la comunicazione meno fluida. Mentre i nonni potrebbero preferire telefonate o visite di persona, i giovani adulti comunicano principalmente attraverso messaggi istantanei, creando aspettative relazionali differenti che generano incomprensioni reciproche.
Ripensare il ruolo del nonno nell’età adulta dei nipoti
La chiave per riavvicinare le generazioni sta nel trasformare il rapporto da quello gerarchico e protettivo dell’infanzia a una relazione più paritaria basata su interessi condivisi. I nonni possono diventare mentori, confidenti o compagni di avventure, abbandonando il ruolo esclusivamente affettivo-protettivo che funzionava quando i nipoti erano bambini.
I rapporti nonni-nipoti adulti più soddisfacenti si costruiscono quando entrambe le parti percepiscono un reciproco scambio di valore, non solo affettivo ma anche esperienziale e culturale. Mantenere una relazione positiva sui nipoti significa creare opportunità di condivisione dove entrambe le generazioni possano sentirsi arricchite dall’incontro.
Attività non convenzionali per riconnettersi
Abbandonare la routine dei pranzi domenicali formali può rivelarsi liberatorio per entrambe le generazioni. Esistono modalità più autentiche e coinvolgenti per ricostruire il legame.
Progetti condivisi a lungo termine
Invece di incontri sporadici, creare un progetto comune offre motivazione continuativa. Potrebbe trattarsi di restaurare insieme un mobile antico, coltivare un orto urbano, scrivere la storia familiare attraverso interviste registrate, o persino avviare un piccolo progetto imprenditoriale artigianale. Questi progetti creano appuntamenti naturali, obiettivi condivisi e conversazioni autentiche che emergono durante l’attività pratica, senza la forzatura degli incontri convenzionali.
Esperienze formative reciproche
Il concetto di reverse mentoring può rivoluzionare la dinamica. Un nipote potrebbe insegnare al nonno a utilizzare i social media, a montare video o a navigare piattaforme digitali, mentre il nonno trasmette competenze tradizionali come cucire, riparare oggetti, preparare conserve o leggere il meteo dai segni naturali. Questo scambio paritario elimina la percezione di visita di cortesia trasformandola in sessione formativa reciproca, dove entrambi hanno qualcosa da dare e da ricevere.

Avventure culturali congiunte
Programmare insieme visite a mostre, concerti, spettacoli teatrali o escursioni in luoghi insoliti crea memorie condivise e conversazioni stimolanti. La chiave è scegliere eventi che interessino genuinamente entrambi, non solo attività per accontentare i nonni. Scoprire una passione comune, che sia la fotografia, il trekking o il cinema d’essai, può diventare il collante naturale della relazione.
Strategie di comunicazione efficace
I nonni devono adattare le modalità comunicative alle abitudini dei giovani adulti senza tradire la propria autenticità. Alcuni suggerimenti pratici che possono fare la differenza:
- Utilizzare i canali preferiti dai nipoti: inviare messaggi WhatsApp con foto significative, non solo per organizzare incontri ma per condividere pensieri quotidiani
- Rispettare i tempi di risposta: i giovani adulti non interpretano la lentezza nel rispondere come mancanza di affetto, ma come gestione delle priorità
- Proporre invece di lamentarsi: sostituire “non vieni mai a trovarmi” con “ho pensato che potremmo andare insieme a quella mostra di cui mi hai parlato”
- Mostrare interesse autentico: informarsi sui loro progetti, sfide lavorative, passioni, senza giudicare o paragonare con “i tempi di una volta”
La comunicazione efficace passa anche attraverso la vulnerabilità emotiva. Condividere le proprie sfide, dubbi e scoperte rende la relazione più autentica e meno unidirezionale, trasformando il nonno da figura esclusivamente dispensatrice di saggezza a persona reale con cui confrontarsi.
Il ruolo mediatore dei genitori
I figli adulti, genitori dei giovani, possono facilitare il riavvicinamento senza forzature. Invece di organizzare pranzi familiari obbligatori, potrebbero suggerire ai propri genitori attività specifiche basate sugli interessi reali dei figli, oppure creare occasioni informali dove l’incontro avviene naturalmente, come cene in giardino estive o gite fuori porta.
È fondamentale evitare il ricatto affettivo o la colpevolizzazione dei giovani, strategie che producono frequentazioni svuotate di autenticità e resentimento latente. Il ruolo dei genitori dovrebbe essere quello di facilitatori discreti, non di organizzatori coercitivi.
Accettare stagioni relazionali diverse
Riconoscere che le relazioni attraversano cicli naturali aiuta a gestire le aspettative. La distanza emotiva dei vent’anni spesso lascia spazio a un riavvicinamento spontaneo quando i nipoti maturano ulteriormente, formano proprie famiglie o affrontano sfide esistenziali dove la saggezza generazionale acquisisce nuovo valore.
Mantenere una presenza discreta ma costante, senza pressioni né aspettative gravose, costruisce fondamenta solide per quando i nipoti saranno pronti a investire nuovamente nella relazione con maggiore consapevolezza e reciprocità. A volte il gesto più amorevole è proprio quello di dare spazio, sapendo che i legami autentici resistono alle distanze temporanee e si rafforzano quando entrambe le parti sono pronte a rincontrarsi con occhi nuovi.
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