Shrek stasera in tv su Italia 1: primo Oscar all’animazione e meme globale, ma c’è un segreto su Fiona che in pochi hanno capito

In sintesi

  • 🎬 Shrek
  • 📺 Italia 1, ore 21:25
  • 🧅 Un film d’animazione rivoluzionario che ribalta le fiabe classiche con ironia e satira, raccontando la storia dell’orco Shrek e della principessa Fiona in un viaggio che parla di identità, accettazione e critica agli stereotipi, diventando un’icona della cultura pop dei primi anni 2000.

Shrek, DreamWorks Animation, Eddie Murphy e Mike Myers: già questi nomi bastano per accendere una serata davanti alla TV. E oggi, sabato 20 dicembre 2025, Italia 1 fa un regalo anticipato di Natale mandando in onda alle 21:25 uno dei film d’animazione più amati, rivoluzionari e citati degli anni 2000. Un titolo che non ha solo intrattenuto, ma ha cambiato per sempre il modo di raccontare le fiabe al cinema.

Shrek stasera in TV: perché è ancora un film enorme

Quando uscì nel 2001, “Shrek” fu una piccola bomba culturale: DreamWorks mandava un messaggio chiaro alla Disney, prendendo tutta la tradizione delle fiabe patinate e ribaltandola con ironia, musica pop e una dose inedita di satira. Il risultato? Un film che parlava ai bambini con colori e slapstick, ma punzecchiava gli adulti con battute, citazioni e una critica lucida allo stereotipo della principessa perfetta.

La storia è nota a molti ma funziona sempre: Shrek, orco burbero e solitario, deve salvare la Principessa Fiona per riottenere la sua amata palude. Al suo fianco c’è Ciuchino, una delle interpretazioni vocali più esilaranti di Eddie Murphy (e in Italia dell’indimenticabile Tonino Accolla). Quello che sembra un semplice viaggio eroico in realtà diventa un racconto sulla paura di mostrarsi davvero, sull’identità e sull’autostima. Il “mostro” più grande non è l’aspetto fisico, ma il giudizio degli altri.

E qui entra in gioco Fiona. Combattiva, sfrontata, disordinata quanto Shrek, è forse la prima “principessa” nella storia dell’animazione mainstream che può parlare davvero alle ragazze dell’epoca, e ancora oggi rimane un modello di anti-principessa potente e moderno. Quando il film rivela il suo segreto – la trasformazione notturna in orchessa – DreamWorks scarta a sinistra e manda all’aria anni di cliché: la “vera forma” non è quella perfetta e umana, ma quella che ti fa sentire finalmente autentico.

Un’icona pop che ha segnato un’era: Shrek e la cultura dei 2000

Rivedere “Shrek” oggi significa anche fare un salto nella cultura pop dei primi anni 2000. La colonna sonora con gli Smash Mouth (“All Star” e “I’m a Believer”) è diventata virale ben prima che il concetto di viralità esistesse davvero. Lord Farquaad, con la sua estetica impeccabile e la sua statura caricaturale, è un piccolo capolavoro di satira sul potere: un villain così grottesco che sembra uscito da una riunione marketing andata male. Duloc, poi, è una Disneyland inquietante che dice più di mille saggi sulla standardizzazione del divertimento.

Shrek non è solo un film: è un pezzo di Internet culture. Meme, remix, rivisitazioni, statuto di oggetto di culto. Ma la cosa sorprendente è che, tolti meme e nostalgia, il film resta solido, brillante nella scrittura, pungente nell’umorismo. La sua eredità è ovunque: nel modo in cui le commedie animate parlano agli adulti, nelle principesse più complesse viste negli anni successivi, persino nelle scelte estetiche di alcuni film competitor che hanno cominciato a osare di più dopo il successo verde acido di questo orco. E sì, va ricordato anche che vinse il primo Oscar della storia assegnato a un film d’animazione.

E se vi piace scoprire curiosità mentre guardate il film, ecco due chicche che rendono la visione ancora più gustosa:

  • Originariamente Shrek doveva avere la voce di Chris Farley. Mike Myers arrivò dopo, e pretese di ridoppiare tutto con un accento scozzese. La produzione spese milioni per ri-animare le labbra del personaggio.
  • Il Drago, che si innamora di Ciuchino, è stata una delle idee più folli e divertenti del reparto creativo, tanto che nei sequel diventerà persino mamma di cuccioli ibridi drago-asino.
  • Italia 1 HD
  • Ore 21:25

Dal punto di vista “nerd”, Shrek è un campione nell’uso della metanarrazione: ogni scena è una piccola demolizione di archetipi, ogni battuta sembra dire “le fiabe non devono per forza essere così come ve le hanno raccontate”. Persino il gesto finale – Fiona che rimane orchessa per sempre – è un colpo di coda politico sull’idea di bellezza: la trasformazione magica non serve a cambiare ciò che sei, ma a rivelarlo.

Perché guardarlo stasera

Se non lo vedi da anni, “Shrek” fa l’effetto di una reunion con un amico che ricordavi simpatico, ma che riscopri sorprendentemente profondo. Se invece lo guardi per la prima volta, è un crash course su come la cultura pop abbia mutato forma all’inizio degli anni Duemila. E se lo guardi con i bambini, ti accorgerai che ride ancora tutta la famiglia: DreamWorks voleva parlare a tutti, e a distanza di più di vent’anni ci riesce ancora senza perdere un colpo.

Accendi la TV, prepara qualcosa da sgranocchiare e lasciati trascinare nella palude più iconica del cinema. Shrek non invecchia, e forse il segreto è proprio questo: è un film che ti ricorda che puoi essere imperfetto, storto, buffo… e comunque assolutamente straordinario.

Qual è il vero capolavoro nascosto di Shrek?
La satira anti-Disney spietata
Fiona che resta orchessa
La colonna sonora Smash Mouth
Le battute per adulti
Lord Farquaad e Duloc

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