Quando il freddo inverno europeo inizia a farsi sentire, c’è un luogo nel cuore dell’Oman che si trasforma in un paradiso accessibile e sorprendente. Jebel Akhdar, letteralmente “la Montagna Verde”, rappresenta una delle destinazioni più affascinanti della penisola arabica, perfetta da esplorare proprio a dicembre insieme ai vostri amici. Mentre in Italia indossiamo cappotti e sciarpe, qui le temperature si attestano tra i 15 e i 22 gradi durante il giorno, creando le condizioni ideali per escursioni, avventure e scoperte culturali che difficilmente dimenticherete.
Questa imponente formazione rocciosa, parte delle montagne Al Hajar, si erge a oltre 2.000 metri di altitudine e offre panorami mozzafiato che spaziano da profonde gole a terrazzamenti coltivati da secoli. Dicembre è il momento migliore per visitarla: l’aria è fresca e cristallina, la visibilità eccezionale e il rischio di piogge praticamente nullo. Ma ciò che rende davvero speciale questo viaggio è la possibilità di viverlo in modo autentico senza svuotare il portafoglio.
Perché Jebel Akhdar a dicembre con gli amici
Viaggiare in gruppo verso questa destinazione significa poter condividere i costi del noleggio auto, fondamentale per raggiungere e esplorare la zona, e dividere le spese di alloggio, trasformando quella che potrebbe sembrare una meta costosa in un’avventura low-cost accessibile. Dicembre offre inoltre un vantaggio strategico: le rose di Jebel Akhdar non sono in fioritura (quella avviene tra marzo e aprile), quindi troverete meno turisti e prezzi più competitivi, mantenendo intatto il fascino dei villaggi tradizionali e dei paesaggi montani.
L’energia del gruppo si sposa perfettamente con le attività che questa montagna propone: trekking all’alba lungo antichi sentieri, esplorazioni dei villaggi abbandonati, picnic panoramici sui bordi dei canyon e serate sotto cieli stellati che raramente si possono ammirare con tale nitidezza.
Come raggiungere Jebel Akhdar senza spendere una fortuna
Il punto di partenza è Muscat, la capitale omanita. I voli per l’Oman a dicembre sono spesso vantaggiosi se prenotati con anticipo, con tariffe che possono partire da 250-300 euro andata e ritorno da vari aeroporti italiani. Una volta atterrati, la strategia migliore per un gruppo è noleggiare un veicolo 4×4, indispensabile per affrontare la strada che sale verso Jebel Akhdar.
Dividendo il costo tra quattro o cinque amici, spenderete circa 15-20 euro a testa al giorno per un fuoristrada affidabile. La strada per salire richiede un permesso gratuito che viene controllato a un checkpoint: assicuratevi che il vostro veicolo sia effettivamente un 4×4, perché auto normali non sono ammesse per ragioni di sicurezza.
Il percorso da Muscat dura circa due ore e mezza, attraversando prima pianure desertiche e poi arrampicandosi lungo tornanti spettacolari che offrono scorci indimenticabili. Fate rifornimento prima di salire: le stazioni di servizio in montagna sono rare.
Dove dormire spendendo poco
Jebel Akhdar offre diverse soluzioni abitative che si adattano a budget differenti. Per chi viaggia in gruppo con spirito low-cost, la soluzione ideale sono i campeggi organizzati nei villaggi di Al Ayn e Ash Sharayjah, dove è possibile piantare tende in aree designate gratuitamente o con contributi minimi di 3-5 euro a persona.
Se preferite un tetto sulla testa, cercate le guesthouse gestite da famiglie locali nei villaggi tradizionali: con 20-30 euro a persona per notte potrete dormire in stanze semplici ma pulite, spesso con colazione inclusa. Prenotare direttamente sul posto, arrivando nel primo pomeriggio, permette di contrattare prezzi migliori, soprattutto per soggiorni di più notti.
Un’altra opzione interessante è affittare un intero appartamento tradizionale nei villaggi: dividendo tra amici, spenderete circa 15-25 euro a testa per notte, con il vantaggio di avere una cucina a disposizione per risparmiare ulteriormente sui pasti.

Cosa vedere e vivere sulla Montagna Verde
L’esperienza di Jebel Akhdar va oltre i classici punti d’interesse turistici. Iniziate dalla Diana’s Point, un balcone naturale che offre una vista vertiginosa sulla pianura sottostante: l’alba qui è uno spettacolo che vale la sveglia all’alba. Proseguite verso i villaggi terrazzati di Al Ayn e Al Aqar, dove antichi sistemi di irrigazione chiamati falaj continuano a nutrire giardini di melograni, albicocchi e noci.
Non perdete il Wadi Bani Habib, un villaggio abbandonato arroccato sulla montagna che sembra uscito da un film. Esploratelo con cautela, rispettando le strutture fragili, e godetevi il silenzio surreale interrotto solo dal vento. Le escursioni nel canyon sono un’altra attività imperdibile: il sentiero che collega vari villaggi attraverso il Wadi richiede circa 4-5 ore di cammino moderato e regala panorami che sembrano appartenere a un altro pianeta.
Per un’esperienza autentica, visitate le distillerie tradizionali di acqua di rose nei villaggi: anche se dicembre non è stagione di produzione, molte famiglie sono felici di mostrare il processo e vendere prodotti dell’anno precedente a prezzi onesti, tra i 3 e i 10 euro per bottiglie di varie dimensioni.
Mangiare bene spendendo poco
La ristorazione a Jebel Akhdar è limitata ma autentica. Nei villaggi principali troverete piccole caffetterie locali dove un pasto completo costa tra i 4 e i 7 euro: provate il shuwa (carne marinata cotta lentamente), il machboos (riso speziato con carne) e l’immancabile pane omani appena sfornato.
La strategia più economica resta fare scorta di provviste a Muscat prima di salire: supermercati ben forniti vi permetteranno di organizzare picnic panoramici e cene in guesthouse con un budget di 5-8 euro a persona al giorno. Non dimenticate frutta fresca, pane, hummus, formaggi locali e datteri, perfetti per spuntini energetici durante le escursioni.
L’acqua nelle zone montane è potabile dai rubinetti alimentati dai falaj, ma portate comunque bottiglie riutilizzabili da riempire: risparmierete e ridurrete l’impatto ambientale.
Consigli pratici per godersi l’avventura
Dicembre porta temperature piacevoli di giorno ma notti decisamente fredde, con minime che possono scendere vicino allo zero: portate strati termici, felpe pesanti e un buon sacco a pelo se campeggerete. Le escursioni richiedono scarpe da trekking adeguate, protezione solare (il sole di montagna inganna) e almeno due litri d’acqua a persona.
La connessione internet è limitata: acquistate una SIM locale all’aeroporto (circa 10-15 euro con dati sufficienti) ma aspettatevi copertura intermittente in montagna. Scaricate mappe offline e condividete la posizione con qualcuno prima delle escursioni più impegnative.
Rispettate le tradizioni locali: l’Oman è un paese accogliente ma conservatore. Vestitevi con modestia, chiedete il permesso prima di fotografare persone, e se invitati nelle case togliete sempre le scarpe. Questi piccoli gesti apriranno porte verso esperienze autentiche che nessuna guida turistica può garantire.
Jebel Akhdar a dicembre è quella destinazione che trasforma un gruppo di amici in compagni d’avventura, dove i chilometri percorsi insieme lungo strade di montagna, le stelle contate seduti sul bordo di un canyon e i sapori condivisi nei villaggi polverosi costruiscono ricordi che dureranno ben oltre il ritorno a casa. E tutto questo senza bisogno di budget da sogno, solo della voglia di scoprire angoli di mondo ancora incredibilmente autentici.
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