Un Professore 3 stasera su Rai 1: gli episodi 7 e 8 sono quelli che cambiano tutto, preparatevi al colpo di scena

In sintesi

  • 🎓 Un Professore 3
  • 📺 Rai 1, ore 21:30
  • 📚 Serie tv che racconta le vicende di un professore di filosofia e della sua classe, affrontando temi attuali come identità, relazioni affettive, crescita personale e dinamiche familiari, con un approccio innovativo e profondo tipico del teen drama italiano.

Un Professore 3, Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas e la loro 5ª B tornano protagonisti assoluti della prima serata di Rai 1: una combinazione potentissima a livello di ricerca, fidelizzazione e cultura pop televisiva italiana. E stasera, giovedì 11 dicembre, arrivano gli episodi 7 e 8, due capitoli centrali di stagione che ogni fan della serie aspetta con l’ansia tipica dei momenti in cui tutto può cambiare.

Un Professore 3 e il punto di svolta degli episodi 7–8

“Un Professore 3” è una di quelle serie che si guardano con la stessa devozione con cui si segue una buona soap d’autore: intrecci complessi, personaggi scritti con cura e soprattutto quell’idea geniale di usare la filosofia come specchio dei drammi giovanili. Nella storia della fiction italiana recente, nessun’altra serie generalista ha portato in prima serata temi come identità fluida, famiglie non convenzionali, rapporti aperti, dipendenze e traumi con così tanta naturalezza.

Gli episodi di stasera lo confermano: la gita a Montecassino e il focus su San Benedetto da una parte, e la lezione su Aleksandra Kollontaj dall’altra, non sono semplici cornici culturali. Sono strutture narrative che guidano quella che è forse la fase più caotica, matura e audace di tutta la terza stagione.

Nell’episodio 7, la gita è tutto fuorché un momento di tranquillità. Simone scopre la verità sul lavoro di Thomas e il loro legame vacilla in modo serio; Greta e Thomas perdono il controllo; Zeno si smarrisce (in senso letterale ed emotivo); e nel buio di una spedizione notturna si riaccende il sentimento mai sopito tra Dante e Anita. È la perfetta collisione fra “ora et labora” e la vita degli adolescenti di oggi: la disciplina da un lato, il caos dall’altro.

Nell’episodio 8, la teoria dell’“eros alato” di Kollontaj — quell’amore non possessivo, libero, idealizzato — si infrange contro la realtà: la relazione a tre Laura–Luna–Matteo non resiste, Simone si chiude a riccio, Greta entra in crisi, Zeno non vuole più tornare a scuola, Manuel decide di cambiare rotta. E Dante, nel tentativo di aiutare Alba, ottiene l’effetto contrario. Tutto vibra e si incrina. Tutto annuncia che la maturità, quella scolastica e quella emotiva, non sarà un percorso lineare.

Cosa rende Un Professore 3 una serie di culto contemporanea

Da tre stagioni, “Un Professore” è un fenomeno che va oltre gli ascolti (comunque altissimi) e oltre la classica fiction da prime-time. È un oggetto culturale che mescola teen drama, analisi filosofica e melodramma familiare con una fluidità quasi inedita nella televisione italiana. Chi la guarda non lo fa solo “per vedere cosa succede”, ma per seguire un vero universo narrativo che negli anni è diventato riconoscibile, ricco, persino citabile.

Tra le scelte più coraggiose c’è la rappresentazione affettiva e sessuale dei personaggi giovani: Simone, Manuel, Mimmo, Thomas, Luna, Matteo… un mosaico di identità che la serie non utilizza mai come provocazione, ma come terreno autentico di crescita. È uno dei motivi per cui la community online si è affezionata tanto e per cui le “ship” sono diventate materiali di discussione accesa. In termini nerd, “Un Professore” è la dimostrazione che il teen drama italiano può reggere la complessità del modello catalano di “Merlí”, ma trasformandolo in qualcosa di molto più melodico, emotivo e profondamente italiano.

Dal punto di vista produttivo, la terza stagione segna un passaggio di consegne significativo: dopo Alessandro D’Alatri e Alessandro Casale, la regia passa ad Andrea Rebuzzi, che mantiene l’intimità dei primi piani, la coralità delle scene di classe e quella fotografia calda che rende Roma scolastica un luogo quasi mitologico. La qualità rimane alta, e questo è uno dei segreti del suo successo.

I punti forti delle puntate di stasera e perché vale la pena guardarle

  • La trasformazione di Simone, diviso tra identità, affetti e delusioni.
  • L’approfondimento di Zeno, uno dei personaggi più fragili e realistici della stagione.
  • La complessità dell’amore secondo Kollontaj, applicata a dinamiche affettive contemporanee.
  • L’evoluzione di Manuel, che finalmente decide di rimettersi in carreggiata.
  • I nuovi segnali nel rapporto Dante–Anita, destinati a pesare nel finale di stagione.
  • La centralità delle storie di Simone, fondamentali per capire cosa accadrà negli ultimi episodi.

Gassmann, che interpreta un Dante sempre più vulnerabile e imperfetto, regala forse una delle sue stagioni più mature: non è un eroe educativo, ma un adulto che sbaglia e inciampa proprio come i suoi studenti. Un mentore che non pontifica, ma che osserva, ascolta e spesso fa disastri, ed è proprio questa sua fallibilità a trasformarlo in un personaggio cult.

Stasera “Un Professore 3” non è soltanto una proposta televisiva: è un rituale collettivo per chi è cresciuto con la fiction Rai e per chi vuole vedere come la televisione generalista può raccontare il mondo di oggi con coraggio, tenerezza e un pizzico di filosofia monastica e rivoluzionaria.

Quale personaggio della 5ªB ti rappresenta di più?
Simone il tormentato
Zeno il fragile
Manuel il redento
Greta la caotica
Thomas il ribelle

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