Ecco le 4 professioni dove è più probabile tradire il partner, secondo la psicologia

Se il tuo partner torna a casa ogni sera alle undici dopo l’ennesima “cena di lavoro”, forse non sei tu a essere paranoico. Potrebbe essere semplicemente che lavora in uno di quei settori dove il confine tra colleghi e qualcosa di più diventa pericolosamente sfumato. Alcune professioni creano le condizioni perfette per mettere alla prova anche le relazioni più solide, e i dati lo dimostrano chiaramente.

Nel 2015, Victoria Milan, un portale internazionale per incontri extraconiugali, ha intervistato oltre quarantaduemila persone chiedendo loro una cosa semplice: che lavoro fai e hai mai tradito? Quattro categorie professionali sono emerse come le più inclini all’infedeltà: broker e analisti finanziari, piloti e assistenti di volo, medici e infermieri, manager e dirigenti. Altri sondaggi internazionali pubblicati da Gleeden nel 2018 hanno confermato le stesse identiche tendenze.

Ma perché succede questo? Non è che chi fa questi lavori nasce con il gene del traditore. La verità è molto più interessante: si tratta di una tempesta perfetta tra stress pazzesco, orari impossibili e quella cosa che gli psicologi chiamano “vicinanza emotiva pericolosa”. Quando passi più tempo con i tuoi colleghi che con il tuo partner, quando condividi con loro le tue vittorie e i tuoi fallimenti, quando sono loro a capirti davvero perché vivono la tua stessa pressione quotidiana, ecco che i confini iniziano a sciogliersi come neve al sole.

I Broker Finanziari: Quando l’Adrenalina Diventa una Droga Relazionale

Gestire milioni di euro ogni giorno, prendere decisioni in frazioni di secondo che possono farti guadagnare o perdere patrimoni, vivere in un ambiente dove l’adrenalina è così alta che quando torni a casa la tua vita normale ti sembra un documentario sulla crescita dell’erba. Ecco la vita quotidiana di un broker finanziario.

Questi professionisti sono letteralmente dipendenti dallo stress. Il loro cervello si abitua a livelli di eccitazione altissimi, e quando l’adrenalina cala, cercano disperatamente un modo per mantenerla alta. E indovina cosa può dare quella scarica di dopamina? Esatto, una relazione proibita con quella collega con cui hai appena chiuso un affare milionario alle due di notte.

Ma c’è di più. Gli psicologi che studiano le dinamiche relazionali parlano di bisogno di conferma personale come fattore critico. In un settore dove vieni valutato continuamente in base alle tue performance, dove un quarto finanziario negativo può distruggere la tua reputazione, ricevere attenzione emotiva da qualcuno diventa quasi una necessità biologica. E quando il tuo partner a casa non capisce perché sei così stressato per un semplice calo del mercato, mentre la tua collega vive esattamente la stessa angoscia, capisci dove va a finire l’intimità emotiva.

Secondo Victoria Milan, broker e analisti finanziari sono in cima alla classifica delle professioni più inclini al tradimento. E non è un caso che lavorino mediamente sessanta-settanta ore a settimana, spesso fino a notte fonda, creando quella che gli esperti chiamano una “bolla relazionale alternativa” con i colleghi.

Il Personale Medico: Quando Salvare Vite Significa Perdere la Propria Relazione

Se pensi che essere sposato con un medico significhi sicurezza e prestigio, ripensaci. Il personale medico vive in un universo emotivo così intenso che il resto del mondo sembra sbiadito per confronto. Medici, chirurghi e infermieri affrontano quotidianamente situazioni di vita o di morte. Condividono momenti di disperazione e miracoli con i colleghi. Quando hai appena perso un paziente dopo sei ore di intervento e l’unica persona che può capirti davvero è quella collega che era con te in sala operatoria, il legame che si crea va oltre il professionale.

Le professioni ad alto prestigio come quella medica presentano tassi di infedeltà significativamente superiori alla media, specialmente tra gli uomini. E non è difficile capire perché: i turni massacranti, spesso notturni o durante i weekend, riducono drasticamente il tempo di qualità con il partner. Quello che resta è stanchezza, frustrazione e la sensazione di essere compresi solo da chi indossa il tuo stesso camice.

C’è poi un aspetto psicologico particolare che riguarda chi lavora in sanità: sono persone naturalmente predisposte all’intimità emotiva. Il loro lavoro consiste letteralmente nel prendersi cura degli altri, leggere le emozioni, creare connessioni. Quando questa caratteristica incontra colleghi con cui condividi esperienze estremamente intense, i confini tra professionale e personale si dissolvono senza quasi accorgersene.

Manager e Dirigenti: Il Potere Come Moltiplicatore di Opportunità

Ecco una verità scomoda: il potere è sexy. Non nel senso romantico, ma nel senso neurobiologico. Le posizioni di leadership attivano nel cervello meccanismi di attrazione che sono stati studiati approfonditamente. E i dati confermano che manager, dirigenti e imprenditori tradiscono più della media.

Il motivo è una combinazione esplosiva. Primo: chi occupa posizioni di potere riceve costantemente attenzioni, ammirazione e disponibilità. Questo crea quello che potremmo chiamare un effetto riflettore che aumenta esponenzialmente le opportunità. Secondo: i viaggi di lavoro frequenti, le cene con clienti, le conferenze internazionali. Ogni trasferta è una parentesi dove le regole normali sembrano sospese. Terzo: più occasioni hai, più statisticamente è probabile che qualcosa accada.

Ma c’è un aspetto ancora più interessante. Alcune personalità attratte da posizioni di potere presentano quella che viene chiamata la “Triade Oscura”: narcisismo, machiavellismo e psicopatia subclinica. Tranquillo, non significa che il tuo capo è un serial killer. Significa semplicemente che certe caratteristiche di personalità, come una minore empatia o un ego più pronunciato, correlano sia con il successo professionale che con una maggiore propensione all’infedeltà.

I sondaggi di Gleeden del 2018 lo confermano: consulenti, manager e imprenditori figurano stabilmente tra le categorie professionali dove il tradimento è più diffuso. E quando combini potere, opportunità e una personalità competitiva, ottieni la ricetta perfetta per far saltare qualsiasi relazione che non sia solidissima.

Piloti e Assistenti di Volo: Quando il Mondo Diventa Troppo Grande

Se c’è una professione che sembra progettata apposta per complicare le relazioni, è quella del personale di volo. Pensaci: viaggi costanti, notti in hotel in città diverse ogni settimana, una vita letteralmente sospesa tra un fuso orario e l’altro. E soprattutto, quella sensazione di vivere in una dimensione parallela dove le regole della vita normale non si applicano.

Il fascino dell’uniforme è reale, ma il vero problema non è l’uniforme, è il contesto. Piloti e assistenti di volo sviluppano legami intensissimi con i colleghi di equipaggio. Sono le persone con cui condividi non solo il lavoro ma anche le pause, i pasti, le serate in città straniere quando il resto del mondo è lontano.

La distanza fisica dal partner diventa rapidamente distanza emotiva. È impossibile mantenere una routine di coppia stabile quando uno dei due passa tre notti a Dubai, due a Parigi e una a New York, tornando a casa giusto il tempo di fare il cambio valigia. E nel frattempo, quella collega con cui hai condiviso l’emergenza del volo turbolento diventa la persona che ti capisce davvero, che conosce il tuo mondo, che c’è quando hai bisogno.

Sia Victoria Milan che Gleeden citano regolarmente piloti e assistenti di volo tra le categorie più esposte al rischio infedeltà. E i numeri parlano chiaro: secondo diverse indagini, circa il sessanta percento delle infedeltà inizia proprio nell’ambiente lavorativo. Per chi lavora in volo, questo ambiente è letteralmente ovunque tranne che a casa.

Quale lavoro ti insospettirebbe in una relazione?
Broker finanziario
Medico o infermiere
Manager o dirigente
Assistente di volo
Nessuno in particolare

Perché Succede Davvero: La Psicologia Dietro i Numeri

Ma qual è il meccanismo vero che fa scattare l’infedeltà in queste professioni? Non basta dire “hanno più occasioni”. La verità è più complessa e affascinante. Gli psicologi parlano di tre fattori che devono convergere: opportunità, vulnerabilità emotiva e riduzione delle difese personali. È come un triangolo delle Bermuda relazionale.

L’opportunità è ovvia: passi più tempo con i colleghi che con il partner. La vulnerabilità emotiva arriva dallo stress, dalla stanchezza, dal sentirsi non compresi a casa. E la riduzione delle difese? Quella è subdola. Succede gradualmente. Prima è solo una conversazione personale durante la pausa caffè. Poi diventa confidare un problema familiare. Poi è quella cena di lavoro che si prolunga un po’ troppo. E prima che te ne accorga, hai attraversato confini che pensavi fossero invalicabili.

C’è poi quello che in psicologia relazionale viene chiamato trasferimento emotivo. Quando il tuo partner non è disponibile emotivamente, perché non c’è fisicamente o perché è troppo distante dal tuo mondo, inizi inconsciamente a soddisfare quei bisogni altrove. Non è necessariamente una scelta consapevole. È il tuo cervello che cerca di riempire un vuoto.

E qui entra in gioco un dato interessante: studi sull’infedeltà dimostrano che la maggior parte delle persone che tradiscono non pianifica di farlo. Non si svegliano una mattina pensando “oggi tradisco”. Succede per una serie di piccoli scivolamenti, confini che si spostano impercettibilmente, bisogni emotivi non riconosciuti che cercano soddisfazione dove possono trovarla.

Non È Questione di Essere Persone Cattive

Facciamo una cosa chiara: leggere questi dati non significa che ogni broker, medico, manager o pilota sia un traditore seriale. Sarebbe assurdo e profondamente scorretto. Ci sono migliaia di professionisti in questi settori che hanno relazioni solidissime e fedeli. Il punto è un altro.

Quello che i dati ci dicono è che certi contesti professionali creano condizioni oggettivamente più rischiose. È come dire che chi vive in una zona sismica ha più probabilità di subire un terremoto. Non significa che tutti subiranno un terremoto, ma sarebbe stupido ignorare il rischio.

La qualità della relazione di coppia fa tutta la differenza del mondo. Una coppia che comunica apertamente, che cura attivamente l’intimità emotiva e fisica, che riconosce i momenti di vulnerabilità e ne parla, è infinitamente più resistente alle tentazioni esterne. Indipendentemente dal lavoro che fanno.

E poi ci sono i valori personali, l’educazione ricevuta, la capacità di gestire lo stress in modo sano, la consapevolezza dei propri confini emotivi. Tutte caratteristiche che possono fare la differenza tra riconoscere una situazione rischiosa e tirarsi indietro, oppure lasciarsi trascinare.

I Segnali che Qualcosa Sta Cambiando

Esistono alcuni campanelli d’allarme che ogni coppia dovrebbe conoscere, specialmente se uno dei due lavora in questi settori. Non sono sintomi di tradimento in atto, ma fattori di rischio che meritano attenzione.

  • Quando uno dei due partner inizia a parlare ossessivamente di un collega specifico, con una frequenza e un’intensità emotiva diverse, condividendo dettagli personali e aneddoti con coinvolgimento particolare
  • Il progressivo disinteresse per la vita di coppia: le cene romantiche vengono costantemente rimandate con scuse lavorative, mentre gli aperitivi con i colleghi diventano improvvisamente prioritari
  • L’aumento della segretezza: cellulare sempre sotto controllo, password cambiate senza motivo apparente, conversazioni che si interrompono bruscamente quando il partner entra nella stanza

Come Proteggere la Coppia Quando il Lavoro È un Fattore di Rischio

La buona notizia è che conoscere questi meccanismi significa poterli prevenire. Non si tratta di vivere nella paranoia o controllare ossessivamente il partner. Si tratta di costruire consapevolmente difese relazionali più solide.

La prima strategia è la comunicazione trasparente e proattiva. Se svolgi una di queste professioni a rischio, riconosci apertamente con il tuo partner le sfide che comporta. Parla delle tue giornate, condividi le difficoltà lavorative, crea rituali di coppia anche quando il tempo è poco. Può essere una colazione insieme prima che inizi il caos della giornata, una telefonata di dieci minuti a metà pomeriggio solo per sentirsi, un weekend al mese completamente offline.

La seconda strategia riguarda i confini con i colleghi. Non significa essere freddi o poco professionali. Significa semplicemente essere consapevoli di dove finisce il rapporto professionale e dove potrebbe iniziare qualcos’altro. Evitare confidenze troppo personali, mantenere una certa distanza emotiva, non cercare nei colleghi quel supporto emotivo che dovrebbe venire principalmente dal partner.

La terza strategia è probabilmente la più importante: investire attivamente nella relazione. L’amore non sopravvive da solo quando gli dedichi solo gli avanzi delle tue energie. Programmare appuntamenti di coppia come fossero meeting di lavoro imperdibili. Creare spazi dove non si parla di lavoro. Coltivare l’intimità fisica ed emotiva con la stessa dedizione che metti nella carriera.

Quello che i Dati Ci Insegnano Davvero

Alla fine, questi numeri non raccontano una storia di moralità o mancanza di essa. Raccontano come l’ambiente modella profondamente i comportamenti umani, anche quelli che consideriamo più personali e legati ai valori individuali.

Siamo tutti vulnerabili quando ci troviamo nelle condizioni sbagliate. Nessuno è immune. E riconoscere quali professioni creano quelle condizioni non serve per additare o giudicare, ma per aumentare la consapevolezza. Una coppia informata può affrontare meglio le sfide, riconoscere i momenti critici e agire prima che piccole crepe diventino voragini.

L’infedeltà raramente è una scelta razionale pianificata a tavolino. Molto più spesso è il risultato di una serie di piccoli passi, di bisogni non riconosciuti, di confini che si spostano gradualmente finché non sai più dove sei. E quando lavori in settori ad alta intensità emotiva, orari impossibili e opportunità continue, quei confini si spostano più velocemente.

Ma la consapevolezza è potere. Sapere che il sessanta percento delle infedeltà nasce nell’ambiente lavorativo ti permette di prestare attenzione a quelle dinamiche. Riconoscere che stress, vicinanza emotiva e opportunità sono una combinazione pericolosa ti aiuta a costruire argini prima che l’acqua straripi.

Dietro ogni statistica ci sono persone reali con relazioni complesse e storie uniche. I numeri ci mostrano le tendenze generali, ma ogni coppia scrive la propria narrazione. E con la giusta comunicazione, consapevolezza e impegno reciproco, quella storia può rimanere fedele ai suoi protagonisti. Anche se uno dei due passa le giornate in sala operatoria, in ufficio fino a mezzanotte, su un aereo o in riunioni che decidono milioni. Ci vuole lavoro, certo. Ma quale cosa che vale davvero non lo richiede?

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